Tre cose che non sapevate sulla Grappa
Si può produrre quanta grappa si vuole? La grappa che beviamo è quella che distillata dall’alambicco? La tecnica della distillazione può essere spiegata con un gioco didattico?
Se vi siete mai posti una di queste domande, abbiamo l’articolo che fa per voi. Tre curiosità sul mondo della Grappa di cui (forse) non eravate a conoscenza.
LA GRAPPA È LIMITATA DALLA SUA STESSA NATURA
Iniziamo con un dato. Mediamente, ogni anno, in Italia si producono 80 mila ettanidri di Grappa. Con ettanidro si intende un ettolitro di Grappa composta da alcool anidro (ovvero «senza acqua», cioè ad una gradazione del 100%). Ora però, facciamo un paradosso. Se tutte le persone maggiorenni in Europa volessero bere un bicchiere di grappa e se avessimo i mezzi tecnici per distillare una tale quantità di Grappa, la produzione potrebbe aumentare fino a soddisfare la richiesta?
La risposta è no. La Grappa proviene dalle vinacce ottenute da vitigni italiani atti a produrre vino. Se, paradossalmente, per produrre enormi quantità di vodka o whisky, un distillatore potrebbe acquistare cereali da ogni parte del mondo, la Grappa, al contrario, ha precisi limiti “naturali”, ovvero quelli della produzione annua di uve utilizzate per la vinificazione. Dunque la produzione di Grappa è una nicchia: anche se diventasse il distillato più richiesto sul mercato mondiale, non potrebbe comunque produrre le quantità richieste, se non aumentando (cosa che accade molto lentamente) le superfici di vigneti dedicati alla produzione di vino.
LA GRAPPA DEVE ESSERE DILUITA CON ACQUA
Di norma, una grappa prodotta artigianalmente a distillazione discontinua (cioè artigianale), raggiunge una gradazione alcolica di 60-80°. La legge, tuttavia, impone che la Grappa debba essere commercializzata fra i 37,5 e i 60°. Dunque il distillatore procede all’operazione chiamata riduzione alcolica: alla grappa “cruda” viene aggiunta una parte di acqua, opportunamente demineralizzata. L’acqua demineralizzata diluisce la grappa senza creare intorbidamenti o depositi (la grappa è ricca di oli che si condenserebbero a contatto con l’H2O) e abbassa la gradazione alcolica. Il distillato ottenuto è più morbido, meno bruciante, in grado di esprimere appieno tutti le caratteristiche del vitigno di appartenenza.
Leggi il nostro approfondimento sulla Riduzione alcolica
IL GIOCO DA TAVOLA CHE INSEGNA A GESTIRE UNA DISTILLERIA
Ebbene sì, lo hanno fatto. Nel 2022 uscirà Distilled, il gioco da tavola che vi metterà alla guida di una distilleria. Si tratta di un titolo altamente tematico dove vestirete i panni di un mastro distillatore alla caccia del successo. Il gioco (così si legge sul sito) prende ispirazione dai processi produttivi di una vera distilleria: vi troverete a gestire le risorse a disposizione, acquistare le materie prime, realizzare le ricette, stabilire i giusti invecchiamenti e – ovviamente – a darvi battaglia per vendere il vostro prodotto sul mercato. L’obiettivo è uno solo: creare il miglior distillato al mondo!