Storia di Marolo, verso una grappa di territorio
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Con questo post, si conclude l’intervista a Paolo Marolo sulla storia della distilleria di Alba che, nel 2017, festeggia 40 anni di attività: dalla riscossa della grappa in America all’ingresso in azienda del figlio Lorenzo, fino ai nuovi, ambiziosi progetti di valorizzazione del distillato italiano per eccellenza attraverso l’ospitalità sul territorio.
LEGGI QUI LA PRIMA, LA SECONDA E LA TERZA PARTE DELLA STORIA DI MAROLO
Paolo Marolo, negli anni ’90 la distilleria Marolo comincia un percorso di crescita e internazionalizzazione.
Dopo oltre dieci anni di lavoro sul territorio, nel 1994 inizia la costruzione dei nuovi uffici e dei nuovi magazzini. Sono anni frenetici, in cui riceviamo molti apprezzamenti e cominciamo a muoverci sui mercati esteri con rinnovata energia. È in questo decennio che entriamo nel mercato americano, ancora oggi un nostro importante punto di riferimento per la nostra azienda.
Come vi siete proposti in un mondo già molto maturo per quanto riguarda l’offerta di distillati?
Innanzitutto, dimostrando che la grappa non era quello che era.
Cioè?
Dimostrando che la grappa che fino ad allora circolava in Nordamerica non rappresentava la qualità che, nel frattempo, si stava raggiungendo nel nostro Paese. Come era avvenuto in Italia nel dopoguerra, gli americani conoscevano solo la grappa industriale – rozza e dozzinale – che derubricavano a fuel, «carburante». Abbiamo cominciato dalle basi, mostrando che lo spirito italiano per eccellenza poteva essere qualcosa di elegante, sensuale, dal carattere distintivo.
Quali canali avete scelto per “aggredire” il mercato Usa?
La grappa è limitata. Al contrario di moltissimi spiriti che possono essere ottenuti da piantagioni di cereali e piante coltivabili per la distillazione, la grappa dipende e dipenderà sempre dalla quantità di vinacce prodotte in Italia. È dunque una bevanda di nicchia, per intenditori che selezionano e riconoscono un prodotto eccellente, di territorio, e sono disposti a spendere per averlo. I nostri canali privilegiati sono sempre stati quelli dell’HoReCa di alto livello: ristoranti, negozi specializzati, strutture e locali selezionati. Alcuni prodotti particolari come Milla, il nostro liquore di Grappa e Camomilla, hanno avuto e continuano ad avere successo all’interno della “galassia mixology”, potendosi abbinare egregiamente con altri ingredienti e creare cocktail unici.
A proposito di prodotti particolari, Marolo non ha mai tralasciato, accanto alla produzione di grappe, quella dei liquori.
La lezione del grande Pinot Gallizio e gli studi per preparare i miei corsi in Erboristica alla Scuola Enologica di Alba sono diventati parte integrante del know how della nostra distilleria. Fin dagli esordi ho cominciato a produrre liquori, utilizzando soprattutto essenze coltivate in Piemonte che, con oltre 750 ettari, è la prima regione per aree destinate a piante aromatiche e officinali. Oltre alla Milla, produciamo la Grappa di Miele e Rododendro (presidio Slow Food), il Marolo Chinato (vino aromatizzato con infusi di erbe e china calissaia) e il Vin Brulé. Dal 2015 abbiamo lanciato sul mercato un nuovo prodotto dalla storia antica e gloriosa, il mitico Amaro Ulrich. Inventato da Domenico Ulrich, uno dei più importanti medici-erboristi piemontesi di fine ‘800, è stato riscoperto ed elaborato dalla nostra distilleria secondo la ricetta originale, valorizzando la tradizione liquoristica delle nostre terre.

Lorenzo e Paolo Marolo
Nel 2014 suo figlio Lorenzo entra in azienda.
Dopo gli studi in Enologia e la laurea in Management alla Bocconi, Lorenzo ha deciso di continuare l’avventura che iniziai nel 1977, mettendosi in gioco e imparando il mestiere di grappaiolo per continuare la tradizione artigianale delle nostre produzioni. Nel frattempo, si occupa di portare le nostre grappe nel mondo, cogliendo le sfide di comunicazione e innovazione che il nuovo Millennio ci ha messo di fronte.
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A proposito di innovazione, in cantiere ci sono moltissimi progetti.
Stiamo lavorando su due fronti, uno legato allo studio di nuovi prodotti, l’altro al territorio.
Cominciamo dai prodotti.
Oltre all’Amaro Ulrich, abbiamo recentemente lanciato sul mercato alcuni prodotti nati da importanti ricerche sull’invecchiamento. Nel 2016 sono nate le Grappe Doppio Fusto. Distillate a bagnomaria sono state successivamente fatte riposare in fusti di due essenze legnose diverse, il cui bilanciamento permette al prodotto finale di esprimere caratteri ricchi ed avvolgenti, con sentori speziati e fruttati estremamente attraenti. Nel 2017, proprio in occasione dei festeggiamenti per 40 anni di attività, presenteremo la nostra Grappa di Barolo invecchiata 10 anni in single cask da Barolo Chinato. Un’edizione limitatissima, da collezione e finemente imbottigliata, un vero inno alla grappa 100% piemontese (nella materia prima e nelle botti da invecchiamento), frutto di un lungo lavoro di ricerca.
E il territorio?
La grappa è un’eccellenza del territorio piemontese, eppure, finora, non è mai stata valorizzata in chiave turistica. Il nostro “progetto territoriale” prevede la realizzazione di una struttura di accoglienza dedicata alla Grappa nel cuore delle colline Patrimonio Mondiale dell’Umanità. A Barolo, da quest’autunno, cominceranno i lavori per realizzare un «boutique hotel». Il progetto prevede la realizzazione di una particolare struttura di cristallo dalla forma poligonale e sinuosa, costituita di tanti elementi quante sono le Menzioni Geografiche Aggiuntive (ovvero i cru) del Barolo, i cui nomi verranno incisi sopra. Questo elemento architettonico valorizzerà la sotterranea cantina di affinamento e sarà un monumento alla straordinaria ricchezza enologica del Re dei vini, dalle cui vinacce Marolo ha sempre ottenuto grappe caratteristiche, monovitigno e «monovigna». Grappe uniche perché legate in maniera univoca alle zone d’origine, addirittura a singole parcelle di vigneto all’interno di un cru: questa è la nostra idea di valorizzazione territoriale della grappa.
Storia di Marolo, parte 3
Storia di Marolo, parte 2
Storia di Marolo, parte 1
Grandissima Azienda con Grappe fantastiche! Che altro aggiungere….continuate così!!!
Grazie per questo commento!