Grappa di Barolo Solera: c’è più gusto in casa Marolo!
Ecco la nuovissima Grappa di Barolo prodotta da Marolo: invecchiata tramite il metodo Solera,100% spirito piemontese.
Un distillato che trae la sua ispirazione tecnica dal vento dei Caraibi, ma la applica a materie prime 100% piemontesi: il vitigno autoctono principe delle Langhe: il nebbiolo da Barolo.
Che cos’è il metodo Solera?
Scoprilo nel nostro post
GRAPPA DI BAROLO SOLERA
7 Anni di emozioni
La Grappa di Barolo Solera è frutto dell’incessante e appassionata ricerca che da sempre contraddistingue la distilleria Marolo verso le tecniche e i metodi di distillazione più particolari, provenienti da ogni parte del mondo ma applicati a grappe da vitigni autoctoni, ottenute da vinacce freschissime, lavorate artigianalmente in distillazione discontinua.
Il metodo Solera è stato osservato a lungo dalla famiglia Marolo durante un loro viaggio ai Caraibi, alla scoperta dei migliori Rhum delle isole tropicali. Assai popolare per il distillato da canna da zucchero, il metodo Solera è sovente utilizzato per la produzione di Sherry, Madeira e vini fortificati. Consiste nel creare un particolare blend di grappe affinate in barrique con diverse età d’invecchiamento, secondo un metodo dinamico. Le botti (di secondo passaggio) vengono ordinate in cataste piramidali: la fila più alta contiene la grappa più giovane mentre quella più in basso, chiamata Solera (in spagnolo «suolo») la grappa più vecchia. Ogni anno una parte della Solera viene imbottigliata e le barrique vengono ricolmate con il distillato proveniente dalla fila superiore.
SETTE ANNI DI SOLERA
La Grappa di Barolo Solera è ottenuta esclusivamente da Grappe di Barolo distillate a partire da vinacce di nebbiolo da Barolo freschissime, raccolte all’interno dell’areale della denominazione. La distillazione, come sempre avviene per i prodotti Marolo, è discontinua ed artigianale, lenta e delicata. La parte più vecchia della Solera (ovvero quella della fila più vicina al terreno) è affinata per almeno 7 anni in barrique di secondo passaggio utilizzate per Chardonnay piemontese.
Perché lo Chardonnay?
Perché la scelta di botti da vino bianco è “neutra” e garantisce alle vinacce di nebbiolo la loro piena espressività varietale, senza coprirli con gli aromi dell’affinamento.
UNA GRAPPA DI FELICE COMPLESSITÀ
Il risultato è un blend di potente raffinatezza, dove le note terziarie date dalla maturazione e dall’affinamento in legno si amalgamano elegantemente a quelle più scalpitanti e caratteristiche del vitigno d’origine. Un distillato di felice complessità aromatica, mai troppo austero né cervellotico, pieno e magniloquente, piacevolmente godibile, dal gusto delicato. Una grappa dal carattere conviviale, adatta ad accompagnare il dolce e il fine pasto, ma sempre pronta per essere offerta agli amici, in qualunque momento della giornata.

Grappa di Barolo Solera
NOTE SENSORIALI
Colore ambrato carico, al naso presenta un ampio ventaglio aromatico con prevalenza di note fruttate su cui è sempre percepibile il carattere piacevolmente balsamico del nebbiolo da Barolo. In bocca si percepiscono complesse e delicatissime nuance di frutta secca e sciroppata, prugna e uvetta. Il boisé dell’affinamento in barrique non è mai troppo invadente e suggerisce sfumature di cacao e cioccolato amaro.
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