«La Grappa è una storia da svecchiare», parola di Federidotto

    •    Storie    •    Nessuno commento

Non chiamatelo influencer. Non è il suo mestiere.

Federidotto (all’anagrafe Federico Dotto) è un serio imprenditore edile con una «serissima passione per il buon cibo e il buon bere».

Che poi, questa passione abbia 324 mila follower su Instagram e le foto dei suoi piatti e delle sue bottiglie (in gran parte bevute) raccolgano qualcosa come 10 mila cuoricini, è una conseguenza.

Perché nelle cose, quando ci metti passione, la gente se ne accorge.

Classe 1984, originario di Padova, Federico Dotto è stato, fra le altre cose, collezionista di Dvd, giunto alle cronache (si parla del 2005) per possedere una delle più vaste videoteche italiane su disco. Oggi quell’interesse così specifico, verrebbe da pensare, si è “trasfuso” nel mondo del fine dining, facendo del Federico “collezionista” uno dei più seguiti Instragrammer food&wine del momento.

Tra gli scatti di Federidotto ci sono i piatti della cucina gourmet, le grandi (e grandissime) etichette di Champagne e – di tanto in tanto – fanno capolino le auto di lusso, altro suo grande amore.

Federidotto

Champagne, auto e bevute con gli amici: le grandi passioni di Federidotto

Federico, come sei approdato a Instagram e come hai costruito la tua fanbase?

Un amico con il quale stavo bevendo una cosa, tanto per cambiare, mi ha convinto ad iscrivermi. Ho inizialmente cominciato a pubblicare contenuti di lifestyle, che vuol dire alberghi e automobili (lo dice ridendo ndr), ma hanno avuto più successo all’estero che in Italia. Mi sono allora concertato sulle mie vere passioni: il cibo e il vino. E ho cambiato anche il target dei miei follower.

Se dico grappa, qual è la prima cosa che ti viene in mente?

La Grappa mi fa venire in mente mio nonno, che purtroppo non c’è più: lui faceva la Grappa. Distillava una bevanda “potentissima”, di cui ho ancora delle bottiglie a casa. È un’associazione automatica, dici Grappa e mi viene in mente lui.

I grandi vini e i cocktail funzionano sui Social, e la Grappa? Secondo te cosa manca a questo mondo per essere più “visibile”?

Forse la Grappa “funziona” meno perché … c’è da tanto tempo, ha una storia complessa. Nel senso che per arrivare alla Grappa è necessario procedere per gradi. Bisogna prima appassionarsi al mondo dei vini e poi dei superalcolici: rhum, whisky e altri. Oppure, bisogna partire dal nonno! Ovvero avere qualcuno che ti introduce a questa tradizione. La Grappa, a volte, viene vista dal mercato come qualcosa di vecchio, anche se non lo è.

Come si potrebbe “svecchiare” la Grappa?

Una buona comunicazione potrebbe essere quella di inserire la Grappa come ingrediente nei cocktail. Perché i giovani bevono i cocktail e si interessano molto agli ingredienti che ci sono dentro. Quado scopri il prodotto “puro” ti appassioni a quel prodotto e cominci ad esplorarlo.

Cosa cerchi quando vuoi bere una grande Grappa: che caratteristiche dovrebbe avere?

Per ciò che sono i miei gusti, cerco la barrique. Non mi piacciono le grappe finte, quelle stucchevoli, prediligo le grappe con un profilo aromatico speziato. Confesso che sulla Grappa sto imparando anche io. E molto. Soprattutto, sto iniziando ad apprezzare sempre di più i grandi invecchiamenti.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments