Due ricette inedite con la Grappa

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La grappa sulle tavole italiane c’è sempre stata: che fosse il bottiglione da 2 litri di “home-made” o quella pregiata della distilleria storica è sempre stata pronta a concludere degnamente i nostri pasti o ad accompagnare i momenti conviviali.

Leggi il nostro post che cosa non è grappa per capire le differenze!

Tuttavia poco si parla nei libri di cucina, o dedicati alla distillazione, di quanto la grappa sia un ingrediente prezioso nelle ricette tradizionali, un uso certamente antico quanto la distillazione stessa. La grappa è un naturale esaltatore di sapore, capace di dare personalità ai piatti forti e di arricchire i dolci con le sue note aromatiche.

Le tradizioni culinarie e le preparazioni popolari che prevedono l’uso del distillato italiano sono davvero numerose.

In Piemonte, ad esempio, la grappa è usata nella preparazione del brus, scarti minuti di formaggio – solitamente robiola o castelmagno – lasciati fermentare e amalgamati con una dose generosa di grappa, fino a diventare una crema saporitissima e che finisce spalmata su fette di pane casereccio abbrustolite: una vera e propria sfida ai palati forti!

Un bicchierino di grappa non si nega mai all’impasto delle bugie (chiacchiere) di Carnevale, o alle frittelle con mele e uvette, che grazie alla grappa hanno un impasto più soffice e profumato – provatele con la grappa di Moscato Aprés o con una acquavite di Marolo alla frutta!

In Friuli, ad esempio, la sgnape – termine dialettale con cui è indicata la grappa – è presente in svariate ricette. Si utilizza nella zuppa di fagioli con carne e verdura, detta jota; si mesce alla zuppa di trippa (lo sguazet); si aggiunge ai dessert come lo presnitz, tipico dolce triestino a base di pasta sfoglia arrotolata con un ripieno frutta secca, spezie e cioccolato.

Con gli ultimi freddi di stagione e piogge repentine, vogliamo proporvi alcune originali ricette: coccolatevi con la grappa utilizzando il suo sapore deciso e aromatico nelle vostre preparazione gastronomiche.

FRITTELLE DI FORMAGGIO ALLA GRAPPA BIANCA

Dalla Valtellina, ci giunge questa semplice e tipica ricetta.

  • 400 g di farina di grano saraceno
  • 200 g di farina bianca
  • 400 g di formaggio Bitto stagionato tagliato a fette
  • 1 bicchierino di grappa bianca di Arneis Marolo
  • acqua, birra, sale, pepe e olio di semi q.b.

In una terrina impastate le farine e la grappa di Arneis con acqua minerale e birra sufficiente per ottenere una pastella molto liscia. Aggiungete un pizzico di sale e pepe per insaporire. Preparate una padella con abbondante olio. Immergete le fettine di formaggio nella pastella e quindi nell’olio bollente. Fatele friggere da ambo i lati finché non saranno di un bel colore dorato. Passatele su un foglio di carta assorbente e servitele intavola quando ancora calde.

GNOCCHI DI RICOTTA CON GRAPPA

Aggiungete ai tipici gnocchi un tocco “ardente”

  • 300 g di ricotta vaccina
  • 200 g di farina bianca
  • 100 g di mollica di pane grattugiata
  • 80 g di burro
  • 100 g di speck tagliato a cubetti
  • 80 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 5 uova
  • un bicchierino di Grappa dedicata al Padre Marolo
  • Sale, pepe e noce moscata q.b.

Fate saltare in una padella con una noce di burro lo speck tagliato a dadini, sfumandolo con la Grappa dedicata al Padre Marolo a fiamma vivace. Questa grappa, dall’alta gradazione e dal sapore corposo e caldo conferirà un tocco di personalità alla vostra salsa, senza coprirne gli aromi.

Versate lo speck e il sugo in una terrina, lasciandolo intiepidire a parte. Unite la mollica di pane, la ricotta, il Parmigiano Reggiano grattugiato, le uova e la farina: salate, pepate e aggiungete un pizzico di noce moscata. Amalgamate il tutto e lasciate riposare in frigorifero per mezz’ora.

Portate a bollore abbondante acqua salata. Formate gli gnocchi o quenelle aiutandovi con due cucchiai e immergeteli nell’acqua, lasciandoli sobbollire finché non verranno a galla. Scolate gli gnocchi con un mestolo forato e serviteli con abbondante burro fuso e il Parmigiano Reggiano rimasto.

Ovviamente accompagnate con un goccio di Grappa dedicata al Padre Marolo. Buon appetito!

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