Come funziona il magazzino d’invecchiamento di una distilleria?
Immaginate di possedere una bella cantina sotto il vostro appartamento, piena zeppa di etichette. Magari siete così fortunati da averla per davvero! I vini giovani però, sono conservati in un’anticamera della cantina, sempre accessibile. I vintage più prestigiosi, al contrario, riposano dietro una spessa grata metallica, il cui chiavistello è piombato: potete accedervi solo ed esclusivamente chiamando l’addetto alle cantine del vostro comune che, ad ogni prelievo, piomba nuovamente l’ingresso apponendo la data dell’ultima visita.
Mutatis mutandis, questa è la situazione che vive un distillatore di grappe nei confronti del proprio magazzino d’invecchiamento. In Italia, infatti, ci sono regole precise, e severe, per l’affinamento dei distillati: regole di sicurezza e di accesso che tutelano il consumatore e garantiscono che l’affinamento della grappa segua i termini di legge.
Seguiteci e capirete come funziona il magazzino d’invecchiamento di una distilleria.

Magazzino d’invecchiamento della distilleria Marolo
LA LEGGE
Per cominciare, partiamo dalla legge. Lo Stato italiano controlla in modo abbastanza preciso tutti i produttori di alcolici, con particolare severità per quelli dei distillati, che sono sottoposti all’Agenzia delle Dogane. Il distillatore versa allo Stato una certa aliquota di accisa su ogni ettolitro anidro di alcool etilico dove anidro significa l’alcool effettivo contenuto nelle bevande spiritose, privato della sua parte liquida (composta principalmente da acqua).
L’attuale aliquota per le grappe è di 1.035,52 euro per ettolitro di alcool anidro.
Una volta prodotta, la grappa può essere conservata in due magazzini separati. Il primo quello delle grappe giovani, ovvero senza invecchiamento, è sempre accessibile per poter imbottigliare la grappa in qualsiasi momento.
Il secondo magazzino, detto d’invecchiamento è invece sigillato con il piombo da un rappresentate dell’Unità Tributaria e Fiscale (UTF): di fatto, ogni magazzino di invecchiamento di distillati è un deposito fiduciari e fiscali, ovvero autorizzato dall’amministrazione finanziaria a detenere e trasformare merci sottoposte ad accise, proprio come la grappa.
LA GARANZIA STATALE DELL’INVECCHIAMENTO
Il magazzino d’invecchiamento viene controllato dall’UTF principalmente per garantire che la grappa corrisponda effettivamente alle definizioni in etichetta.
In Italia, la classificazione dell’invecchiamento della grappa prevede quattro categorie:
- Giovane
La grappa si definisce giovane quando, al termine del processo di distillazione, dopo un periodo di “riposo” in contenitori di solito di acciaio, viene imbottigliata senza invecchiamento e senza passare in legno.
- Barricata
Si definisce grappa barricata la grappa imbottigliata dopo essere stata conservata in contenitori di legno piccolo (barrique) per un tempo minimo di 12 mesi.
- Invecchiata
È la Grappa che affina in fusti di legno (che possono essere di varie essenze, anche già utilizzati per altri distillati) per un periodo che va dai i 12 e 18 mesi massimo.
- Stravecchia o Riserva
Con questi termini viene definita la grappa che, per legge, è affinata in legno oltre i 18 mesi. È bene precisare che, oltre i 18 mesi, lo Stato non si fa garante di ulteriori invecchiamenti ed è la serietà e la fiducia espressa dal distillatore che li garantiscono.
Leggi il nostro approfondimento sulla classificazione della grappa
L’INVECCHIAMENTO DI MAROLO
Sorge dunque una domanda: come fa Marolo a differenziare le sue Grappe di Barolo invecchiate in quelle da 9 anni, 12 anni, 15 anni e 20 anni? E, più in generale, come fa a dichiarare l’età delle sue grappe? Marolo ha scelto una via di rigore. In primis, ciascuna botte presenta la sua carta d’identità, un documento che dichiara le caratteristiche del prodotto e il giorno d’immissione nel magazzino. In secondo luogo, Marolo ha deciso volontariamente di lasciare tutte le botti di invecchiamento all’interno del magazzino piombato, estraendone la grappa solo al momento dell’imbottigliamento, in base ai risultati organolettici perseguiti e gli anni di affinamento consoni a ciascun prodotto.

Barrique all’interno del Magazzino d’invecchiamento della distilleria Marolo