Che cos’è la grappa?

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La grappa è il distillato nazionale per eccellenza, 100% italiano per tradizione storica, cultura e tecniche di produzione, ottenuto esclusivamente da una materia prima solida: la vinaccia. Ciò che resta dalla torchiatura dell’uva da vino, le bucce degli acini, viene posto all’interno di caldaie in rame (l’alambicco), dove il vapore acqueo estrae la parte alcolica contenuta in esse.

“Se il vino è la poesia della terra, la grappa è la sua anima” (Mario Soldati)

Lo scopo della distillazione non è solo quello di concentrare l’alcol delle vinacce, ma anche di estrapolare gli aromi contenuti in esse, quelle sostanze che caratterizzeranno la nostra grappa. Una buona grappa infatti è in grado di catturare l’essenza di un vitigno, al punto da renderne riconoscibile addirittura il terroir.

Benché si siano ritrovati accenni al processo di distillazione in alcuni scritti del I secolo d.C., è verosimile che la prima produzione di grappa, distillazione di vinacce, risalga al XVII secolo.

C’è chi suppone che tale distillazione si sia avviata di pari passo con quella del vino, e non in periodi storici differenti come altre storie vogliono; ciò che è certo è che dal Seicento i distillati, ricavati da vino o da vinacce, allietavano la mensa dei Dogi a Venezia.

grappaLa produzione di grappa prese presto piede, soprattutto nelle regioni nord d’Italia: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Ad oggi, grazie al regolamento del Consiglio Europeo del 1989, non solo la denominazione grappa è riservata esclusivamente al distillato di vinacce prodotto in Italia (ad eccezione del Cantone Ticino), ma il nostro prodotto spiritoso può essere investito dell’indicazione geografica.

In altre parole, unendo la denominazione all’area geografica, la grappa sarà sempre e comunque italiana, senza doverlo specificare. È sufficiente dire GRAPPA.

Oggi, in seguito alla nascita dell’Istituto Nazionale Grappa e dell’ANAG (Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa), il consumo consapevole del nostro distillato nazionale è aumentato, raggiungendo il pubblico femminile e i giovani. Le prime associano la grappa alla “dolcezza di vivere”, i secondi la vedono non come il superalcolico del sabato sera, ma piuttosto come qualcosa da assaporare lentamente in compagnia degli amici, un inno alla riflessione e alla gioia di vivere.

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